Adroterapia: alleanza tra Marina Militare e CNAO per la lotta ai tumori

Adroterapia: alleanza tra Marina Militare e Cnao per la lotta ai tumori

di Ernesto Diffidenti

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Si chiama adroterapia ed è la nuova frontiera per la cura dei tumori. Con questa tecnologia, una forma di radioterapia avanzata, si possono trattare i tumori inoperabili e quelli resistenti sia alla radioterapia tradizionale che alla chemioterapia. “Custode” di questo traguardo scientifico, disponibile in soli 5 Paesi al mondo (Italia, Germania, Austria, Cina e Giappone), è la Fondazione Cnao di Pavia che ora ha stretto un’alleanza con la Marina Militare per ampliare i confini della ricerca e della formazione.

Cnao è l’unico centro italiano in grado di effettuare l’adroterapia con ioni carbonio e protoni grazie a un acceleratore di particelle simili a quelli utilizzati al Cern (Organizzazione europea per la ricerca nucleare). Il vantaggio è duplice, dal momento che l’uso di adroni risulta più efficace (si raggiunge in profondità la massa tumorale) e preciso (si riescono a colpire solamente le cellule malate).

L’accordo, firmato a Roma a Palazzo Marina dal capo del Corpo Sanitario della Marina
Militare, Ammiraglio Mauro Barbierato, e da Erminio Borloni, presidente della Fondazione Cnao (nella foto), prevede che la Marina e la Fondazione si impegnino per sviluppare assieme iniziative e progetti di formazione, informazione e comunicazione sull’adroterapia che rientra nelle cure rimborsate dal Servizio sanitario nazionale.

I medici e il personale sanitario della Marina si confronteranno con gli oncologi radioterapisti di Cnao per assicurare un reciproco e proficuo scambio di competenze in ambito scientifico e tecnologico.

«L’accordo ha il fine principale di promuovere la reciproca collaborazione e la sinergica valorizzazione delle rispettive competenze e capacità nel settore medico – ha illustrato l’Ammiraglio Ispettore Mauro Barbierato -. I campi di applicazione spaziano dall’attività di scambio professionale, alla messa a disposizione reciproca di mezzi, strumentazioni diagnostiche e tecnologiche, alla collaborazione scientifica su progetti specifici, nonché alla partecipazione congiunta a programmi di ricerca che sono certo saranno stimolo per la crescita professionale di entrambe le parti».

Dal canto suo Erminio Borloni, presidente di Cnao, osserva che «è motivo di orgoglio e soddisfazione poter contare su un alleato autorevole come la Marina Militare per fare conoscere nel nostro Paese l’adroterapia, cura oncologica avanzata, ma ancora poco conosciuta, che vede l’Italia all’avanguardia mondiale. Il nostro centro ha già accolto oltre 2000 pazienti e sta portando avanti studi clinici avanzati, per esempio sulla cura del tumore del pancreas con ioni carbonio, in collaborazione con centri di ricerca nazionali e internazionali».

Il Centro Nazionale di Adroterapia Oncologica, è una fondazione senza scopo di lucro, istituita dal ministero della Salute. E’ uno dei soli 6 centri al mondo, l’unico in Italia, a trattare con protoni e ioni carbonio i tumori radioresistenti e non operabili che non hanno altra possibilità di cura. Il trattamento è indolore e gli studi hanno evidenziato che con la terapia adronica è possibile curare con successo anche i tumori più resistenti come melanomi oculari, tumori solidi pediatrici e tumori ossei e del distretto testa-collo (meningiomi, carcinomi adenoideocistici).

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